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Ott
7
2020
 0

Recensione e prova sul campo dei Laowa 9mm f/5.6 e 10-18mm f/4.5-5.6


Laowa FF II 9mm f5.6 W-Dreamer & FF II 10-18mm f4.5-5.6 C-Dreamer

Da qualche mese sto scattando con i due nuovi obiettivi full frame di Laowa: il 10-18 f/4.5-5.6 C-Dreamer ed il 9mm f/5.6 W-Dreamer.

Queste due ottiche NON sono dei fisheye come diversi ancora credono, ma sono degli ultragrandangolari rettilineari, cioè senza effetto bolla. Qui sotto due immagini di esempio che mostrano il Laowa 9mm a confronto con un classico fisheye.

9mm
Fisheye

Sono entrambe native per le mirrorless ed in particolare ho testato quelle con attacco Z-Mount per Nikon.

L’assenza dello specchio ed il corto tiraggio ha consentito infatti a Laowa di realizzare ottiche quasi impossibili, a costi normali, per una reflex. Tant’è che per Nikon F l’ottica più grandangolare, fisheye esclusi, è il Nikkor 14mm f/2.8 o il Laowa 12mm f/2.8.

  • 9mm – 135°
  • 10mm – 130°
  • 14mm – 114°
In sequenza la stessa inquadratura con 9mm, 10mm e 14mm

Partendo dalle confezioni ammiro molto il lavoro svolto da Laowa nel grande miglioramento degli ultimi anni. Sono infatti molto curate. All’esterno sono bianche e riportano lo schema ottico con le caratteristiche delle lenti.

Queste aprendole hanno una profilatura multicolore effetto arcobaleno e hanno la sagomatura in schiuma con la forma dell’ottica che le ripara da eventuali colpi.

Gli obiettivi sono contenuti in una bustina di plastica con un cordino di chiusura. All’interno sono presenti anche vari certificati, i sacchettini anti umidità silca-gel e due piccoli manualetti cartacei in cinese ed inglese che descrivono le caratteristiche e le funzioni.

L’aspetto esteriore delle ottiche è anche in questo caso molto curato e trovo di nuovo che Laowa si stia sforzando per migliorare ogni aspetto delle proprie lenti.

Ad esempio i tappi non sono più in plastica ma in alluminio con stampate sopra la scritta Laowa, in bianco sul 9mm e zigrinata sul 10-18mm. Entrambi si infilano a pressione e aderiscono perfettamente all’ottica senza agganci. Il paraluce del 9mm ha anche un sottile rivestimento interno di velluto per evitare graffi nell’inserimento. Anche il 10-18mm ha un sottile rivestimento in materiale anti graffi.

Esternamente le due ottiche sono completamente nere con un classico anello a finitura blu metallizzato che distingue le ottiche Laowa. Tutte le indicazioni di diaframma e distanze di messa a fuoco sono bianche e rosse.

Esteticamente sono molto compatte e completamente in metallo. Questo restituisce un’idea di robustezza, sostanza e qualità. Solo il tappo posteriore è come sempre in plastica e l’attacco alla baionetta è lasciato di color alluminio.

Le ghiere di messa a fuoco e di controllo del diaframma sono fluide e molto ben gestibili. Tra quelle di messa a fuoco quella del 10-18mm è un’inezia più ruvida rispetto a quella morbidissima del 9mm. Il 10-18mm ha ovviamente in più la ghiera dello zoom, molto sottile ma ben gestibile ed un selettore che consente di attivare o disattivare il click sulle varie posizioni del diaframma. La disattivazione del click consente di evitare gli scatti di luce nelle riprese video quando si cambia il diaframma mentre di registra. Visto le dimensioni molto contenute del 9mm è presente una levetta a coda di rondine sulla ghiera di messa a fuoco per facilitarne il movimento.

  • tappo 9mm
  • levetta messa a fuoco 9mm
  • selettore click 10-18mm

I paraluce a petalo sono in metallo, fanno parte della lente e non si possono smontare.

Il peso è di 496g per il 10-18mm e di soli 350g per il 9mm.

Le dimensioni del 10-18m sono, tappi esclusi, di 70mm di diametro massimo e di 87,5mm di lunghezza. Il 9mm è di 66,3 di diametro e 81,2 di lunghezza.

Entrambi gli obiettivi arrivano ad una chiusura massima del diaframma di f/22 ed hanno 5 lamelle. La ghiera è in posizione differente nelle due ottiche. Posteriore sul 10-18 e frontale sul 9mm.

Le sole 5 lamelle creano uno sfocato a forma di pentagono utilizzando valori superiori a quelli di tutta apertura.
La luminosità massima del 10-18 è di f/4.5 e quella del 9mm è di f/5.6. Sono quindi due obiettivi non luminosissimi e non adatti a scatti a tempi rapidi in scarsità di luce, ma questo è il pegno da pagare per avere due ottiche così compatte e dai costi tutto sommato contenuti.

Siena – Italy – Laowa 9mm + Nikon Z7: 1/125; ISO100; f/5,6

Tutte le ottiche Laowa sono manuali e non hanno contatti con cui comunicare con il corpo macchina. Bisogna quindi avere un po’ di esperienza con la messa a fuoco manuale.

Dato che le ottiche sono prive di CPU a questo scopo è utile impostare nel menù “dati

obiettivi senza CPU” delle Nikon che tipo di ottica stiamo usando per fare lavorare meglio la macchina con stabilizzatore e tempi automatici di sicurezza. In questo caso Nikon non prevede da menù ottiche da 10mm o 9mm. Ho quindi selezionato quelle più simili: 13mm e 8mm.

Attenzione anche che non avendo contatti la fotocamera non registrerà alcun dato riguardo ad ottica e diaframma nei dati exif.

Su entrambe le ottiche possono essere montati dei filtri a lastra da 100mm utilizzando appositi holder venduti separatamente. Io ho usato per il 10-18mm il NiSi creato appositamente per quest’ottica che funziona ottimamente da 18 a 12 millimetri, oltre entra l’holder nell’inquadratura.
Interessante anche la seconda opzione per i filtri che è presente sempre nel 10-18mm dove possiamo usare dei normali filtri a vite da soli 37mm posizionati nella parte posteriore dell’ottica. Soluzione particolarmente economica per utilizzare filtri ND o polarizzatori ma comunque scomoda dato che dobbiamo sempre smontare la lente dal corpo macchina per inserire il filtro. Laowa produce anche un holder magnetico per lastre da 100mm ma non ho avuto modo di provarlo.

  • Holder NiSi per Laowa 10-18mm e filtro posteriore da 37mm
  • Holder NiSi per Laowa 10-18mm

Parlando di nitidezza entrambi gli obiettivi si comportano davvero bene restituendo immagini ricchissime di dettagli anche ai bordi del fotogramma. Solo agli angoli estremi si può notare una leggera perdita di nitidezza. Una tecnica utile per non perdere dettaglio ai bordi, valida per i grandangoli in generale, è quella di non mettere a fuoco al centro, ma in una zona vicina ad uno degli angoli.

La nitidezza massima si raggiunge attorno ad f/8. Niente male anche la stellina prodotta dai diaframmi chiusi con i punti di luce come il Sole. Il 9mm produce già una bella stella a tutta apertura.

Piazza del Campo – Siena – Italy- Laowa 9mm

La resistenza al controluce è discreta ma in alcune situazioni si possono formare flare ed aloni. Molto dipende dall’angolazione della luce. In alcune immagini i problemi sono minimi ed in altre molto più visibili.

  • 10-8mm f/16
  • 9mm f/5.6

La distorsione per essere così grandangolari è davvero poca ma non del tutto assente, soprattutto quando si mette a fuoco un soggetto molto vicino.

Il focus breathing, ossia il cambio dell’ampiezza dell’inquadratura, è piuttosto pronunciato soprattutto quando il fuoco passa dall’infinito alla distanza minima di messa a fuoco.

Laowa ha comunque creato dei profili di correzione automatica per Camera RAW e Lightroom scaricabili a questo link: https://www.venuslens.net/lens-profile-for-laowa-15mm-f-2-fe-and-15mm-f-4-are-now-available/

Le aberrazioni cromatiche ed il coma sono ben controllati anche se non completamente assenti grazie all’utilizzo di lenti ED.

L’elevatissimo angolo di campo dei Laowa mi ha permesso di fare inquadrature anche a ridosso delle montagne o in ambienti urbani. Riuscire ad inquadrare piazze o ambienti molto vasti è finalmente possibile.

  • Torri del Vajolet – Italy – Laowa 9mm + Nikon Z7: 1/8, f/11, ISO 64
  • Duomo di Siena – Italy- Laowa 9mm + Nikon Z7: 6s, f/8.0, ISO 125

Questi grandangoli estremi potrebbero essere “difficili” in fase di composizione dell’inquadratura dato l’elevatissimo angolo di campo (cioè l’angolo che inquadriamo nelle nostre immagini) che è al massimo di 130° per il 10-18mm e addirittura di 135° per il 9mm; quasi inquadrature da fisheye ma senza il “fastidioso” effetto bolla. Con inquadrature così ampie i soggetti sembrano sempre molto lontani e se queste non vengono gestite correttamente le immagini possono risultare con troppi elementi e confusionarie. Ma questo non è certo colpa dell’obiettive e toccherà a noi fare delle composizioni adeguate. Bisogna fare anche particolare attenzione alle linee cadenti che ricordo non essere un difetto degli obiettivi ma da un fenomeno fisico. Se non teniamo la fotocamera perfettamente in bolla si piegano pesantemente le linee sia verticali che orizzontali. Al limite possiamo anche sfruttare queste per ottenere effetti creativi. E proprio sulla creatività che a mio avviso queste due focali che ci consentono di dare sfogo alla nostra creatività permettendoci di trovare inquadrature nuove e non già viste.

  • Linee cadenti – Siena – Italy – Laowa 9mm
  • Linee cadenti con utilizzo creativo – Stazione Mediopadana (RE) – Italy – Laowa 10-18mm

Uno delle caratteristiche delle ottiche ultragrandangolari come queste è l’elevatissima profondità di campo soprattutto a 9 e 10mm. Non si è così costretti a chiudere troppo il diaframma per avere tutto a fuoco, dal primo piano all’infinito. Utile in questo caso lo schema della PDC presente sul 9mm ma assente sul 10-18mm.
Per fare un esempio con il 9mm potremmo lavorare per l’intero giorno in iperfocale mettendo a fuoco a 40 cm ed a f/16 avremo tutto sufficientemente nitido.

Cascate del Dardagna – Laowa 9mm + Nikon Z7: 2s, f/16, ISO 64 + NiSi ND64 filter

Bisogna comunque prestare attenzione che con sensori ad alta risoluzione come quello della Z7 si può notare una perdita di dettaglio se si segue lo schema o le tabelle classiche che erano calcolate più per stampe non troppo grandi da pellicola che non per le alte risoluzioni fornite dai nuovi sensori digitali.

  • dettaglio al 100% al centro
  • dettaglio al 100% ai bordi

Altra caratteristica che trovo di grande utilità è la ridottissima distanza minima di messa a fuoco. Questa è di 15cm dal sensore per il 10-18mm e di soli 12cm per il 9mm. In questo modo diventa possibile mettere a fuoco soggetti vicinissimi in primo piano.

Fiori in primo piano a 12cm di distanza dal sensore delle fotocamera

Ho particolarmente apprezzato la loro compattezza e leggerezza in escursioni in montagna dove ingombri e dimensioni fanno la differenza.

Bisogna inoltre fare attenzione all’acqua dato che le due ottiche Laowa non sono tropicalizzate. Mi è capitato più volte infatti che dopo essersi bagnato all’interno del 9mm si formasse un alone di condensa interno che è svanito solo dopo averlo posizionato diversi minuti vicino ad una fonte di calore. Questo non è comunque successo al 10-18mm che è dotato di un rivestimento chiamato frog-eye che riduce l’appannamento e che fa scivolare le gocce d’acqua.

Ritengo al di là degli aspetti tecnici che Laowa abbia fatto un lavoro fantastico creando di nuovo due lenti (ricordo disponibili solo per mirrorless) che mancavano che ci consentono di fare inquadrature complesse che si potevano prima fare solo con una serie di foto da poi unire in post produzione come panoramica.

Laowa ha intelligentemente creato di nuovo due ottiche uniche che per ora nel mondo Nikon mancavano e che hanno preso un posto fisso nel mio zaino fotografico.

Dovessi scegliere una delle due probabilmente opterei per il 10-18mm dato che spesso già a 10mm le inquadrature sono fin troppo ampie. Utilizzando lo zoom posso arrivare fino a 18mm per inquadrature più “normali”.
Trovo tuttavia fantastico il 9mm per compattezza e per l’estremo angolo di campo che permette composizioni davvero originali.

  • Lago Santo Lago Santo (PR) – Italy – – Laowa 10-18mm + Nikon Z7: 10s; ISO64; f/16 + NiSi ND Filter
  • Sentiero nei pressi del Lago Santo (PR) – Italy – – Laowa 10-18mm + Nikon Z7: 0.6s; ISO64; f/16
  • Cascate del Dardagna (BO) – Italy – Laowa 10-18mm + Nikon Z7: 1/8; ISO100; f/5.6
  • Cascate del Dardagna (BO) – Italy – Laowa 10-18mm + Nikon Z7: 1/2; ISO125; f/16
  • Lago di S. Pellegrino – Italy – Laowa 9mm + Nikon Z7: 1/50; ISO64; f/5.6
  • Cascate del Dardagna (BO) – Italy – Laowa 10-18mm + Nikon Z7: 2s; ISO64; f/16
  • Torri del Vajolet – Italy – Laowa 9mm + Nikon Z7: 1/10, f/8.0, ISO 64
  • Lago di Carezza – Italy – – Laowa 10-18mm + Nikon Z7: 1/250; ISO64; f/11
  • Lago di Carezza – Italy – – Laowa 9mm + Nikon Z7: 1/800; ISO64; f/8
  • Fontanellato (PR) – Italy – – Laowa 9mm + Nikon Z7: 1/200; ISO64; f/11
  • Siena – Italy- Laowa 10-18mm+ Nikon Z7: 1/200; ISO64; f/11
  • Siena – Italy- Laowa 9mm + Nikon Z7: 1/125; ISO64; f/5.6
  • Siena – Italy- Laowa 9mm + Nikon Z7: 1/25; ISO64; f/16
  • Siena – Italy- Laowa 9mm + Nikon Z7: HDR di 3 scatti a ISO100; f/5.6
  • Il duomo di Siena – Laowa 9mm + Nikon Z7: 1s; ISO64; f/5.6
  • Scorci di Siena
    Piazza del Campo – Siena – Italy- Laowa 9mm
    HDR di 3 scatti a f/8 e ISO100
  • Fontanellato (PR) – Italy – – Laowa 10-18mm + Nikon Z7: 120s; ISO64; f8 + NiSi Filter
  • Confronto dimensioni tra Sigma 14mm 1.8 Art, Laowa 9mm 5.6 e Laowa 10-18 4.5-5.6
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